La legionella negli impianti di distribuzione dell’acqua

Durante le attività di verifica degli impianti idrici condominiali e analisi delle acque, capita di riscontrare valori di legionella superiori ai limiti previsti. Vediamo cosa è la legionella, perché si forma e come si combatte.

La legionella

La Legionella è una famiglia di batteri che prolifera negli ambienti ricchi di acqua, di cui fa parte una specie particolarmente pericolosa per l’uomo, la Legionella pneumophila, un batterio che può causare infezioni polmonari che, nel tempo, possono espandersi ad altri organi interni, e nei casi più gravi portare alla morte.

La Legionella pneumophila è suddivisa in 16 sierogruppi. Tra questi, il sierogruppo 1 è causa del maggior numero di casi (oltre l’80%) di malattia in Europa e nel Mondo (85%), seguita dai sierogruppi 6, 2 e 3.

La malattia si trasmette per via aerea, quindi mediante inalazione o aspirazione di goccioline d’acqua in sospensione nell’aria, nebulizzate, contenente i batteri (es. mentre si fa la doccia).

La legionella non si trasmette da persona a persona e non si trasmette bevendo l’acqua del rubinetto.

In Italia ogni anno alcune migliaia di persone entrano in contatto con questo batterio e diverse centinaia contraggono la Legionellosi, l’infezione provocata dal batterio, che ha un tasso di mortalità stimata intorno al 10%.

Il batterio della Legionella vive in assenza di ossigeno, e trova il suo ambiente ideale in condizioni di stagnazione e in presenza di incrostazioni o sedimenti.

Sopravvive tra i 5°C e i 55°C, ma prolifera in particolare a temperature comprese tra i 24 e i 42°C.

Si comprende facilmente pertanto che gli impianti di distribuzione dell'acqua sono l’ambiente ideale per la proliferazione della Legionella, in particolare dove acqua stagnante o temperature elevate creino l’habitat ideale.

Attenzione agli impianti

La prima accortezza è evitare problemi con le temperature:

  • Le reti dell’acqua fredda e della acqua calda sanitaria devono essere distanziate tra loro e da altre fonti di calore.
  • Nella rete dell’acqua fredda la temperatura dell’acqua non dovrebbe mai superare i 20°C.
  • Negli impianti d’acqua calda sanitaria centralizzati la temperatura di distribuzione dell’acqua deve essere mantenuta al di sopra di 50°C, pertanto è raccomandata la realizzazione della rete di ricircolo dell’acqua calda con temperatura > 50°C e temperatura ≥ 60°C nei serbatoi di accumulo.

Le tubazioni devono essere il più possibile lineari, evitando tubazioni con tratti terminali ciechi o privi di circolazione dell’acqua.

I serbatoi di accumulo, quando installati, devono essere facilmente ispezionabili al loro interno e devono disporre di un rubinetto alla base, tramite il quale effettuare le operazioni di spurgo del sedimento e di un secondo rubinetto, necessario per prelevare campioni di acqua da sottoporre ad indagini analitiche, posto ad un’altezza non inferiore a 1/3 del serbatoio.

Deve essere presente uno schema dettagliato della rete idrica in centrale per la gestione degli interventi di manutenzione ordinaria e per eventuali richieste dei soggetti titolati ad eseguire controlli.

Deve essere garantita la corretta manutenzione dell’impianto, prevedendo la sanificazione periodica degli accumuli, dei serbatoi e di tutti i componenti in cui si possono verificare ristagno dell’acqua e formazione di sedimenti.

In presenza di batteri

Cosa fare se, a seguito di analisi, si riscontrano numero di colonie oltre i limiti?

Occorre procedere con interventi di disinfezione, che possono essere di diverso tipo, ma tra i più efficaci abbiamo:

  • Disinfezione termica: essendo come abbiamo visto il calore il principale nemico della Legionella, si può ricorrere al cosiddetto “shock termico”, ovvero portando la temperatura dell’acqua a una temperatura di 70° la Legionella muore all’istante, a 60° il batterio muore in 32 minuti e a 66°C in 2 minuti. Questo metodo è certamente efficace, ma occorre portare tutto l’impianto, compresi i terminali di distribuzione, alla temperatura desiderata, perché in caso contrario le colonie batteriche presenti nelle zone meno calde potrebbero sopravvivere e moltiplicarsi. Per debellare la Legionella tramite il calore è quindi necessario essere certi che l’acqua esca ad almeno 60°C in tutti i terminali, e che la temperatura venga mantenuta per oltre mezz’ora.
  • Cloro: il cloro è un potente agente ossidante e, aggiunto all’acqua in concentrazione elevata (> 3 mg/l), uccide i batteri. Il vantaggio di questo metodo è che il cloro raggiunge facilmente tutti i punti dell’impianto, agendo anche sul biofilm. Lo svantaggio è che il cloro ha impatto sulla potabilità dell’acqua (limite consigliato 0,2 mg/l) e può causare corrosione nelle tubature, quindi, è necessario effettuare un profondo lavaggio dell’impianto prima di ripristinare la distribuzione dell’acqua.

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