Il documento allegato, redatto dal FAS (Funi e attrezzature per il sollevamento) riporta informazioni sulle verifiche, cui controlli dei punti critici delle funi di acciaio per gru: periodicità dei controlli, le norme tecniche, il verbale di verifica e la valutazione dei fili rotti.
Una delle cause di infortuni gravi e mortali durante le operazioni di movimentazione dei carichi è relativa alla presenza di funi sottodimensionate, danneggiate o usurate.
La norma tecnica, in relazione ai criteri di cura, manutenzione, installazione, ispezione e scarto delle funi di acciaio per gru, è la ISO 4309 del 2011.
Riguardo alla periodicità esistono due livelli di controllo previsti dalla legge:
- trimestrale: è la verifica di cui bisogna tenere traccia grazie alla compilazione e conservazione di appositi registri di controllo. Livello di controllo – alto;
- giornaliera: sono i controlli ordinari che vanno effettuati primo di ogni operazione, cambio turno, cambio operatore... Livello di controllo – base".
E ad ogni controllo viene emesso un verbale di verifica.
Questi i dati contenuti nel verbale:
- dati gru;
- dati fune;
- controllo fune;
- controllo terminali.
Sul documento il dettaglio sulle varie parti del verbale di verifica.
Prima di procedere al controllo bisogna tuttavia sapere dove ricercare i difetti, ovvero l'analisi dei punti critici:
- la zona vicino ai terminali;
- la parte di fune che passa su bozzelli o pulegge;
- i punti in prossimità delle pulegge mentre la gru è in posizione di sollevamento;
- la fune sulla puleggia di compensazione;
- la parte che può essere soggetta ad abrasione;
- analisi interna per verifica corrosione o fatica.
Il documento illustra come procedere al controllo (visivo, dimensionale, analisi interna, ...) e cosa cercare:
- fili rotti;
- riduzione del diametro;
- abrasione;
- corrosione;
- danneggiamento e deformazioni.
Riguardo ai fili rotti, per fare questo tipo di verifica bisogna analizzare: "la natura della rottura (le cause); il numero dei fili rotti; la posizione delle rotture, eventuali raggruppamenti". Un altro parametro "da tenere in considerazione è la classe FEM (Federazione Europea della Manutenzione) della gru. La norma ISO 4309 ha definito una tabella che riporta il numero massimo di fili rotti; tale tabella tiene conto di: classe FEM; formazione della fune".
Il documento si sofferma nel dettaglio anche su riduzione del diametro, abrasione, corrosione, danneggiamento o deformazioni e riporta molte immagini esemplificative dei difetti delle funi.
Il documento sottolinea infine di non controllare solo la fune, è buona norma verificare anche:
- i meccanismi su cui si avvolge la fune;
- l'ambiente di lavoro in cui si opera;
- il numero di cicli a cui è sottoposta.
E riguardo ai meccanismi:
- tamburo: se usurato "può essere causa di rapido danneggiamento della fune. È un elemento da tenere sotto osservazione";
- pulegge: "quando si sostituisce la fune controllare ed eventualmente revisionare le pulegge. Pulegge con gole strette o larghe sono causa di danneggiamento delle funi. Verificare anche la presenza di impronte".