In alcune zone d'Italia, ad esempio, nei dintorni di Roma, la distribuzione è a 230 V fase-fase (sistema TT). Spesso agli addetti ai lavori sorge il dubbio su che protezione sia permessa su questo tipo di circuito.
In un circuito bipotare, la protezione contro le sovracorrenti su un solo polo (1P+N) è sufficiente per la protezione sia contro il sovraccarico, sia contro il cortocircuito tra i due poli.
Resta però il problema della protezione nei confronti di un cortocircuito verso terra.
Da questo punto di vista, bisogna distinguere i circuiti fase-neutro dai circuiti fase-fase:
Nei circuiti fase-neutro, è da temere solo un guasto a terra sulla fase. Un guasto a terra sul neutro non presenta problemi.
Nei circuiti fase-fase entrambe le fasi devono essere protette (2P) , perché un guasto a terra su una delle due fasi può determinare correnti pericolose dal punto di vista termico, a meno che it circuito non sia protetto a monte da un interruttore differenziale che intervenga tempestivamente a seguito di un guasto a terra.
Le cose cambiano nei sistemi IT dove bisogna fronteggiare il pericolo del doppio guasto a terra dal momento che un primo guasto a terra può permanere per un tempo indefinito. Nei sistemi IT è perciò richiesta la protezione su tutti i poli del circuito, salvo casi particolari di impiego della protezione differenziale sui circuiti fase-neutro.
In conclusione: un interruttore bipolare con un solo polo protetto (1P+N) può essere installato:
- sui circuiti fase-neutro (polo protetto sulla fase) nei sistemi TT e TN-S;
- sui circuiti fase-fase protetti a monte da un interruttore differenziale nei sistemi TT e TN-S;
- sui circuiti fase-neutro (polo protetto sulla fase) con a monte un interruttore differenziale nei sistemi IT.
Un interruttore bipolare con un solo polo protetto 1P+N non può essere mai installato sui circuiti fase-fase dei sistemi IT.
Esiste solo un caso, pur se remoto, a svantaggio di quanto detto sopra:
se a monte dei circuiti si ha un differenziale puro trifase e a valle circuiti bipolari protetti con un solo polo, l'interruttore differenziale non interviene per un cortocircuito tra fasi diverse non protette di due cirtuiti separati.
Tale malfunzionamento è ritenuto altamente improbabile, e il relativo rischio, quindi accettabile.