Lo scopo fondamentale della protezione selettiva è quello di "coordinare" l'intervento fra i dispositivi di interruzione in modo che un guasto che si verifichi in un punto qualunque dell'impianto venga eliminato dal dispositivo posto immediatamente a monte del guasto. In tal modo viene messa fuori servizio soltanto la parte dell'impianto interessata al guasto, garantendo così la continuità del servizio alla rimanente parte "sana".
In pratica la protezione selettiva fra due interruttori A e B, disposti in serie in una distribuzione radiale (fig. 1),
si realizza quando per un guasto nella conduttura a valle (per esempio la 2) interviene solo l'interruttore B immediatamente a monte del punto di guasto, mentre l'interruttore A (seppur interessato dalla corrente di guasto) non interviene, consentendo così il regolare funzionamento della conduttura a monte 1 e di conseguenza di tutte le altre condutture a valle non interessate dal guasto (come per esempio la 3).
Fra due interruttori in cascata la selettività può essere totale o parziale.
- La selettività è totale se si apre solo l'interruttore a valle B, interessato al guasto (fig. 1), per tutti i valori di corrente inferiori o uguali alla massima corrente di corto circuito presunta nel punto di installazione dell'interruttore stesso.
- La selettività è parziale se si apre solo l'interruttore a valle B (fig. 1) per un valore di corrente di corto circuito inferiore a quello massimo presunto nel punto in cui è installato, mentre per valori superiori si ha l'intervento simultaneo sia di A che di B.
La selettività fra due interruttori può riguardare sia la zona dei sovraccarichi che quella dei corto circuiti.
Per quanto riguarda i sovraccarichi, esiste normalmente una selettività "naturale" per effetto dello spostamento delle caratteristiche d'intervento dei due interruttori dovuto ai diversi valori delle correnti nominali (superiore per quello a monte, inferiore per quello a valle).
Per quanto riguarda le correnti di corto circuito, la selettività può essere ottenuta coordinando opportunamente gli interruttori; vale a dire differenziando i valori delle correnti d'intervento o, eventualmente, i tempi d'intervento degli sganciatori magnetici.
Nella zona dei corto circuiti si possono conseguentemente distinguere i seguenti tipi di selettività:
- Selettività cronometrica
- Selettività amperometrica
- Selettività mista
Selettività cronometrica
Si realizza assegnando allo sganciatore magnetico dell'interruttore a monte A un tempo d'intervento maggiore di quello dell'interruttore a valle B (fig. 2).
In questo caso la protezione selettiva è totale: qualunque sia il valore della corrente di guasto nella conduttura a valle interviene solo l'interruttore B. Occorre però che l'interruttore A sia in grado di sopportare la corrente di corto circuito massima che lo può interessare per la durata corrispondente al ritardo assegnato.
La selettività cronometrica si realizza impiegando, a monte, interruttori "selettivi", dotati di dispositivi di ritardo intenzionale dell'intervento.
Essa è più facilmente realizzabile se si impiegano a valle interruttori limitatori.
Selettività amperometrica
Si realizza coordinando opportunamente le correnti di intervento degli interruttori; in pratica, regolando la soglia d'intervento dello sganciatore magnetico dell'interruttore a monte A ad un valore I mA superiore a quello ImB dell'interruttore a valle B (fig. 3).
Tale condizione è, in genere, facilmente realizzabile in quanto la corrente nominale dell'interruttore a valle B è minore di quella dell'interruttore a monte A.
Di contro, la selettività è, in genere, soltanto parziale, in quanto, a seconda del valore della corrente di corto circuito nella conduttura a valle, possono intervenire o solo l'interruttore B oppure B e A contemporaneamente: come risulta dalla fig. 3, la selettività è totale se il guasto avviene nel tratto 2 (corrente di corto circuito inferiore a ImA), è parziale se il guasto avviene nel tratto 1 (corrente di corto circuito superiore a ImA).
Selettività mista
E' un tipo di selettività intermedia fra quella amperometrica e quella cronometrica.
Si realizza installando a monte interruttori con sganciatori magnetici provvisti di ritardo "a tempo breve dipendente", il cui intervento dipende cioè dalla corrente di corto circuito (fig. 4).
Con questo tipo di coordinamento si può realizzare la selettività totale ed inoltre si riducono le sollecitazioni a cui è sottoposto l'interruttore a monte A conseguenti a elevate correnti di corto circuito per tempi prolungati (come invece accade con la selettività cronometrica).
Per il corretto coordinamento fra interruttori a monte e a valle ai fini di realizzare la protezione selettiva non sono sufficienti i soli dati tecnici (ricavabili dai cataloghi) relativi ai singoli interruttori, ma occorrono anche le tabelle di coordinamento che le Ditte costruttrici ricavano, nei propri laboratori, a seguito di prove sperimentali.